Ormai il mio amore per questa magnifica verdura che abita nel nostro orto sinergico dalla scorsa primavera è grande e dichiarato . Amo proprio tutto del cavolo nero: il suo portamento nobile ed elegante, il suo verde così forte ed intenso che mi ci vestirei, e il suo sapore unico e inimitabile.
Dopo averlo mangiato per anni nella nostra zuppa preferita, quando l’ho trasformato in pesto per condirci la pasta, il mio amore e la mia stima sono aumentati.
Il pesto di cavolo nero è così buono da offuscare, a mio parere, la gloria del pesto originale, quello di basilico. E’ riuscito a conquistare anche Viola e Ambra che, dopo averlo assaggiato sulla pasta, lo spalmano anche sul pane per una merenda sana e gustosa.
Sì perché questo pesto oltre ad essere buono è anche molto versatile, oltre alla pasta si sposa bene con il riso, con il pane tostato per antipasti sfiziosi, o con le verdure e i formaggi per arricchirli e insaporirli.
INGREDIENTI
– Foglie di cavolo nero biologiche e sinergiche (200 g circa)
– 50 g di pinoli
– 50 g di mandorle
– 1 spicchio di aglio rosso di Proceno
– olio extra vergine di oliva
– parmigiano reggiano
– sale
PROCEDIMENTO
– Lavate le foglie di cavolo nero e lessatele, meglio se con una pentola a vapore.
– Togliete la parte centrale delle foglie e mettetele in un mortaio o in un robot da cucina, insieme all’olio extra vergine di oliva, l’aglio, i pinoli, le mandorle, il parmigiano reggiano e il sale.
– Pestate bene o tritate, fino ad ottenere una composto omogeneo.
– Al momento di preparare la pasta allungate il vostro pesto con poca acqua di cottura e condite.
Io preparo il pesto di cavolo nero in grande quantità e poi lo surgelo in bicchierini di carta pronti all’uso. Ne tengo anche un vasetto nel frigorifero ricoperto di olio, da consumare in pochi giorni, per condire e insaporire ogni sorta di piatto.
Togliendo il parmigiano e sostituendolo con del lievito alimentare il pesto di cavolo nero diventa anche un condimento adatto a chi segue una dieta vegana.
Provatelo e innamoratevi anche voi 😉